Chiesa di San Domenico

Chiesa di San Domenico

La Chiesa di San Domenico, situata nella frazione di Mopolino a Capitignano, rappresenta uno dei principali luoghi di culto e di aggregazione della comunità locale. Costruita nel 1579, la chiesa è stata profondamente segnata dagli eventi storici, tra cui il terremoto del 1703, che causò danni significativi sia all’edificio religioso sia al vicino Palazzo Ricci, costringendo a interventi di restauro successivi.

Nel 1839, la chiesa fu restaurata su progetto di Giuseppe Valadier, architetto di fama nazionale attivo presso il Vescovado di Rieti. L’intervento ha conferito all’edificio un elegante gusto neoclassico, visibile negli elementi architettonici come le semicolonne, la trabeazione spezzata e le finestre semicircolari. Il portale d’ingresso, sormontato da un’edicola rettangolare, mostra lo stemma gentilizio della famiglia Ricci, importante benefattrice della chiesa.

L’interno della chiesa si caratterizza per un’aula rettangolare suddivisa da dodici semicolonne in stucco e pietra, con nicchie e altari laterali dedicati a Santa Teresa, Sant’Antonio, San Giuseppe e Santa Angela. Al centro della parete presbiteriale si trova l’altare principale con una tela raffigurante la Madonna con Bambino e San Domenico, simbolo della devozione mariana e domenicana della comunità.

La chiesa è anche luogo di celebrazione di tradizioni popolari e riti religiosi, legati alla vita agricola e alla protezione degli animali, che uniscono devozione e cultura contadina. La sua posizione accanto al Palazzo Ricci e la sua architettura neoclassica testimoniano la storia della nobiltà locale e il legame tra religione, memoria storica e identità del territorio.

La Chiesa di San Domenico, con la sua storia secolare e i restauri che ne hanno preservato bellezza e funzione religiosa, rappresenta oggi un importante punto di riferimento culturale e spirituale per la frazione di Mopolino e per l’intero comune di Capitignano.