Palazzo Ricci

Palazzo Ricci

Il Palazzo Ricci, situato nella frazione di Mopolino a Capitignano, rappresenta la massima espressione architettonica e storica del territorio. Costruito probabilmente nella prima metà del Quattrocento da Umberto Ricci, comandante e figura influente della nobiltà locale, il palazzo è stato nel tempo ampliato e restaurato, riflettendo secoli di storia e tradizione aristocratica.

Il palazzo si sviluppa su tre piani, con pianta quadrangolare e una cappella gentilizia affacciata sul fronte principale. La facciata, elegante e proporzionata, è divisa da marcapiani e presenta tre ordini di finestre, nicchie e decorazioni in stucco e gesso in stile neoclassico. Ai due angoli del palazzo si ergono torrioni sporgenti, un tempo utilizzati per la sorveglianza, mentre al centro un grande portone d’ingresso in pietra arenaria introduce al cuore dell’edificio.

All’interno, il palazzo conserva motivi decorativi floreali e scene di caccia in rilievo, insieme a sei vani principali al primo piano e dieci locali per la servitù al secondo. La cappella di San Domenico, addossata alla facciata, è collegata all’edificio e arricchisce l’insieme con decorazioni neoclassiche, semicolonne e altari in pietra e stucco.

Il Palazzo Ricci non è solo un esempio di architettura nobiliare, ma anche un simbolo della storia di Capitignano. I restauri degli architetti Raffaele e Giovanni Stern nel 1783 e di Giuseppe Valadier nel XIX secolo testimoniano i legami tra la famiglia Ricci e le istituzioni ecclesiastiche e civili.

Oggi il palazzo ospita il Centro Servizi del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, unendo la sua funzione storica a un ruolo culturale e turistico. I suoi spazi, la facciata maestosa e la posizione panoramica su Mopolino rendono il palazzo un punto di riferimento per la comunità e per i visitatori, raccontando secoli di nobiltà, arte e tradizione locale.